La “Stabiae” è cronologicamente la prima scuola media di Castellammare di Stabia.
Nata come Regio Ginnasio ed allogata nel 1931 nell’istituto dove attualmente si trova ad operare, a partire dagli anni ’50 fu costretta a servirsi di varie succursali a causa del numero sempre crescente di alunni iscritti.
VICENDE RELATIVE ALLA SCELTA DEL SITO ED ALLA COSTRUZIONE DELL’EDIFICIO SCOLASTICO
26.12.1917
Risale a questa data la richiesta fatta dal Provveditore al Reale Commissario, di istituire nel Comune di C/mmare di Stabia un “Liceo Pareggiato” che consenta alle molte famiglie della città ed a quelle dei comuni vicini, di Torre Annunziata e della penisola sorrentina, di risparmiare notevolmente nel provvedere agli studi dei propri figliuoli che, completato il Reale Ginnasio, non trovano altra soluzione che frequentare il Liceo a Napoli. (Arch. storico busta n. 332 inc. n. 1)
D’altra parte l’importanza acquisita dal Comune, sia in campo amministrativo che commerciale ed industriale, giustifica ampiamente una tale richiesta.
1918
Il Comune risponde positivamente alla suddetta richiesta e dà vita ad un Liceo che è allogato in una casa centralissima di Piazza Quartuccio (palazzo del bar Europa). A fondare il Liceo fu il friulano prof. Pais, sfollato a C/mmare, dopo l’invasione del Friuli, nell’ottobre del 1917.
Il Liceo comunale ebbe, all’inizio, pochi alunni perché la cittadinanza aveva scarsa fiducia nel tentativo, già fallito una volta e, pertanto, continuò a mandare i ragazzi al “Liceo Garbaldi” di Napoli.
Insegnarono nel suddetto Liceo il prof. Augusto Guzzo, docente di filosofia (1918-1924) ed il sacerdote prof. Francesco di Capua, più tardi preside del Liceo che, nel 1919 fu pareggiato e prese il nome di “Liceo classico Plinio Seniore” e, molto più tardi fu anche statizzato. (Prof. S. Ferraro – La scomparsa del filosofo Augusto Guzzo)
11.01.1919
Il Reale Commissario del Comune di Castellammare di Stabia, Cav. Luigi Brandi, assistito da segretario capo, dagli ingegneri dell’ufficio tecnico del Comune e del Ministero della P.I., nonché dal medico provinciale, visitano il suolo che si propone per la costruzione di un edificio scolastico ad uso delle scuole secondarie: Liceo, Reale Ginnasio e Scuola Tecnica Pareggiata. Esso è situato tra la via Nocera, la traversa Gragnano e la proprietà Cascone ed appartiene al Sig. Forquet.
Le opportune indagini dimostrano che il suolo è in buone condizioni igienico-sanitarie, la falda acquifera è profonda oltre sei metri, l’esposizione è vantaggiosa e consentirebbe una buona orientazione delle aule del costruendo edificio. La distanza dalle vasche della conceria di pellami Cascone è al limite di sicurezza, circa 90 metri, ed il Comune provvederà, con una delibera, a che nel suddetto spazio non possano nascere altre industrie e non vi sia l’ingrandimento della conceria già esistente. Anche la distanza dal cimitero supera di molto il limite prescritto, essendo di circa 800 metri.
L’area si presenta opportuna per la poca distanza dal centro della città e perché richiederà solo l’espropriazione di una casa colonica, accessoria al fondo coltivato a vigneto. (Arch. storico busta n. 322 inc. n. 12)
06.05.1922
Un decreto prefettizio approva il progetto di costruzione dell’edificio destinato alle scuole medie nel Comune di C/mmare di Stabia.
Alla famiglia Forquet, proprietaria del suolo scelto, è inviato un atto di espropriazione in quanto l’edificio da costruire è di pubblica utilità.
L’atto è in data 20 marzo 1930.
Il prezzo stabilito con la famiglia Forquet è di £ 84.000, netto di spese e di registro. (Arch. stor. busta n. 35, inc. 12)
1926
La costruzione dell’edificio è affidata alla Società Anonima Cooperativa “La nuova Aversa”. Il contratto è firmato in data 07.01.1926. In esso è previsto l’inizio dei lavori in data 10.01.1927 e la consegna in data 09.07.1929.
L’importo del progetto è di £ 1.572.545 ed il Comune effettua un mutuo con la Banca Nazionale del Lavoro. (Arch. stor. busta n. 335 inc. 12).
1930
I lavori vengono ultimati in data 09.05.1930. Direttore dell’Ufficio Tecnico è l’ingegnere Carlo Taglialatela.
Nel processo verbale di ultimazione dei lavori si spiega che il ritardo di otto mesi, rispetto alla data stabilita nel contratto, è dovuto al fatto che, nel corso dei lavori, ci sono state delle divergenze con l’amministrazione a causa delle richieste fatte dalla cooperativa “La nuova Aversa” per l’aumento di alcune voci del capitolo.
I lavori sono stati sospesi in data 9 agosto 1927 e ripresi il 9 giugno 1928, in seguito all’appianarsi delle vertenze in corso. Nel suddetto processo verbale si stabilisce di considerare una proroga il ritardo di otto mesi per far sì che la cooperativa non paghi penali. (Arch. stor. busta n. 335 inc. 12).
21.11.1930
Delibera per l’approvvigionamento idrico nel nuovo edificio scolastico sito in via Gragnano. (Arch. stor. busta n. 448 inc. n. 2).
26.12.1931
Richiesta da parte del preside del Liceo Pareggiato Plinio Seniore, prof. F. di Capua, di riparare alcuni soffitti di aule perché si sono verificate infiltrazioni di acqua.
I lavori vengono affidati alla ditta “Giglio” che li porta a termine in data 22.12.1932.
03-16.09.31
In tali date è documentata la presenza nell’istituto di due tipi di scuola diversi dal Liceo. (Arch. stor. busta n. 332 inc. n. 1).
1932
Il 22 ottobre, delibera comunale per il riattamento di due terranei nell’edificio della scuola media per uso di Sala del Concerto civico che precedentemente si svolgeva in un locale di via Quisisana, di proprietà di Perna Raffaele.
I lavori furono assegnati alla ditta De Simone Giuseppe.
1934
Il 19 settembre, richiesta di invio di una fotografia della scuola, costruita da pochi anni, al Reale Ispettorato scolastico. (Arch. stor. busta n. 448 inc. n. 2).
1936
Il 13 gennaio, delibera per la costruzione del “muro di di cinta ad uso di palestra ginnastica provvisoria fra le due ali del fabbricato dell’edificio della scuola media per evitare che monelli locali continuino a servirsi dello spazio in tutte le ore del giorno per il gioco del pallone con conseguente rottura di vetri dell’edificio e, quindi, con la conseguente spesa annua di oltre 1.000 lire da parte del Comune per la sostituzione di vetri rotti”.
I lavori furono assegnati alla ditta Schettino Catello per un importo di £ 5.760. I tempi previsti erano di quaranta giorni per la parte grezza e venti per l’intonaco. (Arch. stor. busta n. 448 inc. n. 3).
1937
Ottobre. Richiesta del preside, prof. F. di Capua, di una visita tecnica a tutto l’edificio perché erano state riscontrate crepe nelle pareti. (Arch. stor. busta n. 448 inc. n. 2)
Le vicende degli anni successivi, fino al 1944, sono difficili da ricostruire perché, nel clima prebellico e bellico, la vita della scuola in genere fu molto travagliata ed occasionale e lo stesso istituto fu requisito dagli alleati che ne fecero uno dei loro quartieri generali.
LE VICENDE INTERNE DELLA S.M.S. “Stabiae”
1944
Il primo verbale redatto dal Collegio dei docenti in possesso della Scuola Media risale al 1944 e da esso si evince che mons. di Capua, in quell’anno, era preside sia della Scuola Media che del Liceo.
1944/45 e 1945/46
Negli anni scolastici 1944/45 e 1945/46 svolsero la funzione di presidi, successivamente i prof. Vollaro e Rosati.
1946-1958
Dal 1946 al 1958 la direzione della scuola passò nelle mani del prof. Libero D’Orsi.
1950
Nel collegio dei docenti del 1 aprile 1950 il Preside propose di intitolare la scuola con il classico nome di “Stabiae”. Ciò è da mettersi senz’altro in riferimento con il suo fervido impegno di archeologo che gli consentì di riportare alla luce i resti della città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.c. Da non dimenticare che, proprio nella presidenza della S.M.S. “Stabiae”, trovarono una prima accoglienza gli oggetti ed i materiali che il Preside ed un bidello, Pasquale, dissotterrarono nella loro fervida attività di ricercatori archeologi.
1954-1955
La popolazione scolastica superava i 700 alunni ed erano a disposizione solo 17 aule, compresi i quattro locali situati al di sotto del livello stradale che, solo in parte, rispondevano alle esigenze scolastiche.
Naturalmente le lezioni si svolgevano in doppio turno.
1955/56 e 1956/57
Si ripeteva la situazione sopra riportata poiché si disponeva solo di 18 aule per 37 classi.
1957/58
La scuola comprendeva 11 terze, 13 seconde, 19 prime. I doppi turni non furono più sufficienti, fu necessario occupare anche i locali del Liceo, durante le ore pomeridiane.
1958/59
In data 01.10.58 il preside D’Orsi lasciò la presidenza della S.M. “Stabiae” per raggiunti limiti d’età.
Assunse l’incarico di preside, la dott.ssa Anna Niccolò Tropeano che prese subito atto della situazione abnorme in cui versava la scuola, (unica scuola media in una cittadina di 65.000 abitanti) che disponeva solo di 13 aule per 47 classi per un totale di 1.400 alunni.
1959/60
La preside sollecitò il Comune a reperire almeno 19 aule.
Venne limitata l’iscrizione agli alunni meritevoli, a norma dell’art. 6 D.L. 9 aprile 1931 n. 425.
Il Comune mise a disposizione della scuola 4 aule in via Gesù n. 35.
Si creò una succursale a Gragnano che ospitava i corsi A’, B’, C’; vennero utilizzate alcune aule del Liceo durante le ore pomeridiane. La scuola funzionò in otto turni ed aveva un corpo docente di 102 persone. L’istituto ospitava la Scuola Media, il Liceo e la Scuola di Avviamento Professionale.
1961/62
Nasceva la Seconda Scuola Media della città nei locali di Villa Gabola. Furono richieste 10 aule in via de Turris, nel fabbricato delle Suore Stimmatine. Erano, inoltre, utilizzati come aule:
sei vani situati in via Nocera n. 54 (ex casa ONMI);
altre 12 piccole aule erano in via Nocera n. 64.
Gli alunni erano 776, distribuiti in 28 classi.
Successivamente le aule di via Gesù furono cedute alla 2^ Scuola Media di cui vennero a far parte.
Le lezioni poterono svolgersi tutte in un turno antimeridiano.
Il 26 settembre 1962 venne inaugurata la bandiera della S.M.S. “Stabiae” nel corso di una cerimonia a cui presero parte il vescovo, mons. d’Arco, il sindaco, avv. Giovanni Uberti, madrina della bandiera fu la signora Rosa Uberti.
La preside Tropeano fu trasferita in data 01.10.1962.
1962/63
L’incarico di reggente per l’a.s. 1962/63 fu assunto dal prof. Giovanni Caiazzo.
1963/64
Reggente ancora il prof. Caiazzo, il 1963/64 fu l’anno della riforma della scuola media che diventava scuola aperta a tutti, Scuola Media Unica, a causa dell’abolizione dell’avviamento professionale.
Gli alunni vennero ospitati nella sede centrale (4 corsi completi), nella succursale di via Nocera (2 corsi completi) e nella succursale di via De Turris (3 corsi completi + 1 prima).
1964/65
Assunse l’incarico di preside il prof. Natale Abagnale.
La scuola funzionava con 12 aule nella sede centrale, 6 alla maternità. La prof.ssa Amalfi assicurò, in un intervento nel Collegio dei docenti, il suo interessamento presso il Sindaco affinché concedesse alla scuola media le aule dell’ex Avviamento Professionale.
1967/68
Si poté disporre di aule in via A. Volta, palazzo Benvenuto.
1968/69
Il preside Abagnale, per risolvere il problema della mancanza di aule, ottenne di far erigere dei tramezzi di divisione nelle aule più grandi. In tal modo si eliminò il doppio turno.
1976
Si poté disporre dei locali siti in via Marco Mario che furono utilizzati come succursale della scuola fino al 23 novembre 1980 quando, a causa del terremoto, furono occupati da senzatetto.
1980/81
La scuola attuò il doppio turno, con rotazione settimanale, fino al 1986.
1983/84 e seg.
Furono iniziati e portati a termine i lavori di ampliamento della scuola che si sarebbe avvalsa di n. 5 aule nell’istituto e di n. 4 aule a piano terra, nel cortile adibito a palestra. I lavori, iniziati il 13.05.83 furono più volte sospesi per motivi tecnici ed ultimati il 22.12.86. Affidati alla ditta Pascucci Giuseppe, richiesero una spesa di £ 420.105.000 + IVA .
1987
Venne ripristinato il turno unico che fu mantenuto fino al 1994.
1990
Il preside Abagnale lasciò la presidenza della scuola, per raggiunti limiti di età.
1990/91
L’incarico di preside passò al prof. Alfonso Criscuoli.
1994/95
Per disposizione delle autorità competenti, furono eliminati i tramezzi esistenti nelle aule più grandi, in osservanza alle norme per la tutela del benessere e della salute degli alunni.
La scuola, nonostante la riduzione dell’organico, dovette attuare di nuovo il doppio turno, sia pure in forma leggera, consentendo la rotazione dei corsi di pomeriggio per un giorno alla settimana.
Perché ciò si potesse attuare venne utilizzata come aula la sala dei professori e, per un giorno alla settimana, anche la presidenza.
01.09.1995
Il preside Criscuoli lasciò la presidenza della scuola, per raggiunti limiti di età.
1995/96
Ricevette l’incarico di preside il prof. Stefano Napolitano.
Un’ulteriore riduzione dell’organico fece si che venisse eliminato il doppio turno esistente nell’anno precedente.
La presidenza riprese in pieno la sua funzione e fu utilizzata anche come sala professori.
1996/97
La scuola può disporre di nuovo di una sala professori, anche se ridotta a metà rispetto alle dimensioni iniziali.
1998/99
La scuola attua una sperimentazione autonoma che prevede, accanto alle materie curriculari, le seguenti attività:
aerobica, attività sportive, canto, ceramica, coro, drammatizzazione, educazione alla legalità, educazione ambientale, educazione interculturale, flauto, fotografia, informatica, laboratorio scientifico, latino, lettura del territorio, microeconomia, pittura., promozione alla lettura, scacchi, scultura.
1999-2000
Sono iniziati ulteriori lavori di ampliamento della scuola che potrebbe usufruire di n. 10 aule ricavate nella parte dell’istituto rivolta verso la via Silio Italico, ai lai della palestra del Liceo classico.
Il progetto prevede anche una palestra coperta, in parte sottoposta al livello del piano terra.
I lavori, iniziati in data 10 luglio 2000, hanno subito varie proroghe nella consegna che nell’ultima previsione è stata fissata per il 30 aprile 2002. La progettazione architettonica viene affidata all’Ufficio tecnico comunale mentre gli architetti dott. Vincenzo Caruso e dott. Enzo Mendecino vengono nominati rispettivamente direttore dei lavori e ingegnere capo e coordinatore per la progettazione.
2000/01
Si attua una riduzione delle classi prime, per cui non si forma la classe I sez. G, essendo prevista la soppressione di un’aula nel progetto di ampliamento della scuola. Ciò provoca la eccedenza parziale di alcuni docenti solo nell’ambito di alcune discipline.
Inoltre, essendo stato istituito nei del Liceo classico “Plinio Seniore” quattro prime classi dell’Istituto Psico-pedagogico statale, si prevede che una parte delle aule in costruzione possano essere devolute all’istituto di nuova formazione.
2001/02
I lavori di ampliamento della scuola continuano ma non vengono terminati, per cui la scuola deve ancora adattarsi in locali insufficienti rispetto ai fabbisogni dell’utenza
2002/03
Sono consegnate alla scuola ,oltre alla palestra coperta, solo quattro aule dell’ala di nuova costruzione, mentre le altre quattro sono date al Liceo classico, nonostante le recriminazioni del Dirigente scolastico. Viene creata un’aula più ampia per i docenti, una seconda aula per il laboratorio di informatica ed anche il Dirigente amministrativo può godere di un locale dove svolgere il proprio lavoro. Inoltre, in seguito al sisma della fine di Ottobre 2002, vengono fatte prove di carico per verificare la staticità dell’edificio e successivamente vengono approntati dei lavori di ristrutturazione di un’ala dello stabile, quella che affaccia su via Marconi e sono ultimati i due gruppi bagni per gli alunni.
Viene anche formata un’altra classe prima, la I L per sopperire alla mancanza di una classe nel corso G, ma il Dirigente afferma che questo corso di nuova formazione procederà ad esaurimento, per cui già nel prossimo anno le classi prime saranno solamente nove.
2003/04
Anche per quest’anno scolastico, sempre in regime di autonomia, oltre alle materie curriculari, viene offerta agli alunni un’ampia gamma di discipline ed attività opzionali ampliandone la durata a tre unità orarie di 100 minuti per tre giorni settimanali. Sono ultimati i lavori di sistemazione della sala professori e sono attuate delle prove di evacuazione in caso di pericolo, in ottemperanza alla legge 626.
A fine anno scolastico 2006-2007, il dirigente prof. Stefano Napolitano si trasferisce ad altra sede.
2007/08
Dal 01.09.2007 l’incarico di dirigente è assunto dalla Prof.ssa Francesca Paola Toricco.
La neo Dirigente sin da subito, con lungimiranza e grande tenacia, ha dato avvio ad un processo di ammodernamento della scuola Stabiae, riuscendo a realizzare un perfetto connubio tra tradizione, innovazione e richieste dell’utenza.
L’adesione ai Fondi Europei e a tutte le sperimentazioni e alle iniziative promosse dal MIUR hanno permesso alla scuola Stabiae di:
Rendere sicuri, confortevoli e accoglienti tutti gli ambienti scolastici
Dotarsi di nuovi e moderni strumenti a supporto della didattica
Realizzare didattica innovativa
Potenziare lo studio delle lingue straniere
Promuovere un’attenta e continua formazione dei Docenti
Per l’acquisizione delle notizie sopra riportate sono stati consultati:
I registri dei verbali del Collegio dei docenti.
L’archivio dell’Ufficio tecnico di C/mmare di Stabia.
Le fonti orali costituite dalle testimonianze del preside prof. Natale Abagnale, del preside prof. Alfonso Criscuoli e di alcuni docenti attualmente in carica.