La SSPG Stabiae, sotto la sapiente guida dalla DS GIOVANNA GIORDANO, è stata ancora una volta selezionata a Città della Scienza per un progetto didattico “oltre l’aula” meritevole di presentazione. Con un percorso di Educazione al Paesaggio, scoperta del Territorio, Economia e Imprenditorialità, realizzato dagli alunni della 3G e della 3H coordinati dalla prof.ssa Menduto in collaborazione con gli altri docenti, è stata data la parola alla nostra scuola all’interno della 3 Giorni per la Scuola, Convention Nazionale del mondo della scuola tenutasi a Città della Scienza il 14, 15 e 16 novembre.
Più nello specifico il progetto ha partecipato al Concorso “Arte, cultura e sapori del territorio, dal reale al metaverso, attraverso la tecnologia” con un lavoro molto articolato in cui gli allievi, dopo azioni volte all’osservazione, alla conoscenza e all’esplorazione del paesaggio di Monte Faito, hanno sviluppato piccole idee imprenditoriali per il rilancio di questo territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile. Il tutto ben rappresentato in un video “A monte Faito si può” in cui raccolgono le loro brochure e presentano le loro idee green in cui s’intrecciano sapere, tecnologia e imprenditorialità.
Il progetto nasce dall’idea di fondo che l’educazione al paesaggio può contribuire a formare persone sensibili, consapevoli e partecipative e, quindi, in tal senso, la scuola può ben perseguire questo scopo introducendo il concetto di paesaggio, trattandolo nei suoi principali aspetti e nel suo rapporto con l’uomo e facendo ricorso a discipline non solo scientifiche e naturalistiche ma anche umanistiche e economiche. In tale senso, dunque, le azioni progettuali di educazione e sensibilizzazione al paesaggio sono state poste come il fondamento per avviare più di un’attività transdisciplinare volta allo sviluppo di cittadini consapevoli capaci di tutelare, salvaguardare, pianificare e gestire territori, beni ambientali, paesaggistici e culturali.
La scuola media Stabiae, da oltre 15 anni si dedica allo studio e all’applicazione di una didattica innovativa che favorisca lo sviluppo delle competenze. Tra le nostre finalità principali, quella di sviluppare le capacità di autonomia e un buon metodo di studio e quella di rendere i nostri alunni responsabili di imparare a imparare o, più in generale, imparare a vivere acquisendo le capacità per risolvere i problemi che i successivi percorsi di studi e di formazione e, più in generale la vita, presentano. Riteniamo che la tecnologia sia un valido facilitatore per l’apprendimento, un mezzo veloce che offre ad ogni studente un facile utilizzo di contenuti digitali e un rapido accesso alle informazioni, all’organizzazione e alla restituzione delle stesse ma insegniamo loro che i mezzi tecnologici, pur nella loro grande utilità, restano sempre strumenti da utilizzare con responsabilità e consapevolezza e all’interno di un processo ragionato.
Nel corso dei tre anni, in cui i nostri piccoli allievi subiscono grandi cambiamenti, cerchiamo di fornire loro validi stimoli per lo sviluppo di un efficace metodo di studio senza tralasciare il trasferimento delle competenze trasversali attraverso le quali loro imparano a conoscersi, a conoscere le proprie abilità e i propri limiti. Il nostro impegno è rivolto all’acquisizione delle conoscenze linguistiche, logico-matematiche, scientifiche e tecnologiche, ma anche e soprattutto a insegnare loro tecniche per motivarli allo studio, incuriosirli, per gestire l’ansia e lo stress, per favorire la comprensione e la concentrazione, per facilitare la lettura, la scrittura e il calcolo, per sviluppare le capacità di organizzazione, pianificazione e gestione delle informazioni e soprattutto di problem solving.
Da diversi anni, poi, ci dedichiamo, come nel progetto su esposto all’ Educazione al paesaggio attraverso attività indoor e outdoor. Percorsi didattici realizzati in ambienti urbani – ad esempio i musei, le piazze, i parchi cittadini – o in ambienti naturali – montani, marini, collinari- dove è garantito un rapporto diretto e concreto con il mondo reale e il coinvolgimento della dimensione cognitiva, fisica, affettiva e relazionale. Questo tipo di esperienze all’aperto comporta la scelta di tempi più lenti e distesi, non scanditi dal suono della campanella, con il raggiungimento di apprendimenti più solidi e radicati. Il progetto “A Faito si può” è solo un esempio dei tanti percorsi avviati dalla nostra scuola in cui emerge chiaramente l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo delle competenze dei nostri allievi futuri cittadini.
Prof.ssa Mariacristina Menduto